Salsa di pomodoro e salute: scopri la marca che potrebbe nuocere a cuore e glicemia

La salsa di pomodoro è quasi “obbligatoria” nella dieta degli italiani, anche perchè ne esistono differenziate e diffuse forme, dalla passata, fino alla pelata, con tutte le varianti possibili nel mezzo oltre ai vari tipi di concentrato. Se il pomodoro è un ortaggio decisamente utile per l’organismo, non tutte sono effettivamente di qualità del prodotto.

Infatti al pomodoro possono essere aggiunti elementi che inevitabilmente possono impattare in modo negativo sul cuore, influenzando la glicemia ed il colesterolo. Importante è verificare alcuni segnali partendo dall’aspetto ma anche valutando ad esempio l’etichetta che è essenzialmente la “carta di identità” di un qualsiasi prodotto del genere, ed è molto importante controllarla.

Salsa di pomodoro: come sceglierla

Per salsa di pomodoro generalmente viene interpretata come la passata ma la qualità è indicata dall’etichetta e da altri segnali anche per la passata, la differenza sostanziale è nella consistenza, in quanto la passata viene ottenuta attraverso un processo di triturazione dei pomodori selezionati e finemente realizzati in forma liquida attraverso la cottura.

I pelati invece sono generalmente mantenuti interi, senza buccia, mentre sono preservati nel loro succo e la quantità di acqua aggiunta è sensibilmente minore, quindi sono adatti ad altre ricette. In entrambi i casi però questi prodotti possono contenere alcuni elementi come il sale e quantità limitate di acido citrico, in quantità regolamentate. Entrambi questi elementi sono consentiti.

Cose da controllare

Generalmente è meglio scegliere prodotti con meno sale, in quanto questo seppur molto importante per la conservazione e migliorativo per il sapore, può apportare degli effetti negativi sul cuore, e l’eccesso di acido citrico (che non è sempre presente, attenzione) può avere un effetto sensibilmente non positivo sui livelli di glicemia.

  • Scegliere prodotti con meno percentuali possibili di questi elementi che come detto non sono dannosi se non in quantità eccessiva
  • Potenzialmente optare per prodotti italiani o quantomeno con pomodori raccolti e lavorati nella zona UE

Questo perchè i controlli sono più stringenti e per questo risulta essere maggiormente saggio verificare sull’etichetta l’origine degli ortaggi in questione e quando sono stati effettivamente portati alla lavorazione, naturalmente anche dove questo è avvenuto. Sul tappo è presente la scadenza, ricordando che ogni forma di salsa di pomodoro va consumata una volta aperta entro pochi giorni.

Il metodo migliore è conservare il prodotto avanzato in frigorifero, nelle sezion in alto, mentre se opportunamente conservate ermeticamente le passate e pelate possono essere anche in grado di resistere a lungo, per mesi se non anche anni. Importante però è conservare le confezioni all’interno di mobili freschi ed al riparo dalla luce.

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