Alberi da potare tra gennaio e febbraio: ecco quali sono

Un giardino che presenta alberi sviluppati ha bisogno di cure per buona parte dell’anno, in particolare potare è un’azione importante per vari motivi, anche durante i mesi di gennaio e febbraio che presentano una enorme rilevanza per la crescita e successiva forma di stato di salute per la pianta. Sia che l’intenzione resti quella di una naturale crescita, sia che vogliamo rendere i nostri alberi produttivi, importante è riconoscere quali alberi potare.

La potatura va sempre considerata come un elemento “invadente” per la pianta ma necessario al tempo stesso in quanto permette di seguire e direzionare la produzione ma anche ridurre numerosi problemi risultanti essere molto comuni e diffusi nella crescita di una pianta, ma degli alberi in particolare. Quali piante vanno potate nel mese di gennaio e quello di febbraio?

Scegliere il periodo giusto

Diverse specie possono avere bisogno di vari interventi, in particolare durante la loro fase già adulta, generalmente tra gli alberi da frutto, questi iniziano a diventare effettivamente produttivi almeno dopo i 5-6 anni di età. La potatura post invernale quindi tra gennaio e febbraio ha varie funzioni ma serve in primis a regolarizzare la produzione dei frutti successivi.

Tra le regole basilari in quanto fondamentali, vi è quella di non potare mai durante la fase produttiva: per piante da frutto generalmente il periodo della fioritura è subito precedente a quella della produzione di frutti e per questo motivo non bisogna fare reali interventi di taglio durante questa fase. Ma quali necessitano la potatura durante gennaio e febbraio?

Quali potare?

Meli, peri, lampone e ribes, anche abicocco, vite, susino, uva spina e kiwi sono le piante che necessitano di qualche intervento, seppur non radicale. Infatti se la specie è sufficientemente adulta da produrre necessita degli interventi di potatura che però non devono essere eccessivi e non portati a modificare la struttura basilare della pianta.

  • Vanno in primo luogo eliminate esclusivamente le parti improduttive, rami troppo fuori posizione, e sezioni che non sviluppano gemme
  • Anche parti naturalmente secche, se non addirittura marce, vanno cimate il più possibile

I tagli non devono essere mai indiscriminati, e troppo “punitivi”, generalmente si sceglie un tipo di sezionatura non perpendicolare ma di circa il 45° di gradazione, quindi in diagonale, evitando di tagliare troppo nei pressi di una intersecazione o di una gemma. La potatura di gennaio – febbraio deve essere quindi misurata e non eccessiva così da liberare l’albero dagli eccessi di crescita.

E’ una buona norma tenere affilati i nostri apparecchi di taglio, come le cesoie ma anche seghe manuali o elettriche, così come è opportuno fare ricorso a scale e strumenti di buona qualità così da permettrere dei tagli agevoli.
Può essere necessario anche ridurre la folta chioma di foglie se questa presenta una estensione troppo eccessiva.

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