Avere una pianta di fico in giardino è una vera fortuna: parliamo, infatti, di un albero che produce frutti in grado di regalare energia immediata all’organismo grazie ai loro zuccheri. Da non trascurare è anche l’importante contenuto di fibre, fondamentale per il benessere e la regolarità dell’intestino. Partiamo con una buona notizia: di base, il fico è un albero che non necessita di cure impegnative.
Affinché si mantenga bello nel crso degli anni, è però necessario impegnarsi a potarlo nel modo giusto. Se stai cercando informazioni in merito e, per esempio, ti interessa scoprire quando è meglio procedere, la guida di queste righe fa per te (non preoccuparti, perché i consigli e le istruzioni che troverai sono all’insegna della semplicità).
Potatura del fico: cosa usare e come procedere
Per potare il fico si possono utilizzare diversi strumenti. Tra questi è possibile chiamare in causa le cesoie, così come gli svettatoi. Il primo aspetto da tenere in considerazione riguarda la sicurezza: quando si ha a che fare con la pianta oggetto di queste righe, tra gli obiettivi più rilevanti rientra il fatto di eliminare rami troppo lunghi che, in caso di forti raffiche di vento, possono essere strappati e costituire un pericolo per persone e/o cose. Abbiamo fatto riferimento a questo aspetto in quanto, cosa che non tutti sanno, i rami del fico sono, rispetto a quelli di altre piante, molto meno solidi.
Come procedere concretamente con la potatura? Facendo riferimento a due tecniche. La prima è conosciuta come potatura d’allevamento e si basa sulla messa a dimora di un astone, pianta con un’età massima di due anni proveniente da un vivaio, da cimare arrivando fino a un’altezza massima di un metro. La seconda tecnica, invece, è denominata potatura di produzione. Step che arriva dopo la potatura di allevamento, non prevede un approccio drastico, ma piccoli interventi come il taglio dei polloni alla base della pianta e dei rami con palesi segni di patologie.
Il periodo migliore per potare il fico
Arriviamo ora alla risposta alla domanda che è il cuore del nostro contenuto, parlando del periodo migliore per procedere alla potatura del fico. Il momento perfetto è la fine dell’inverno, il periodo dell’anno nel corso del quale le forti gelate sono solo – almeno per qualche mese – un ricordo del passato. Ecco alcuni aspetti fondamentali per gestire al meglio la potatura del fico:
- Se scegli di procedere tra settembre e ottobre, sappi che si tratta di un periodo fantastico per eliminare i polloni.
- A partire da questi ultimi, puoi realizzare delle fantastiche talee.
- Le talee sono, a loro volta, il punto di partenza perfetto nei casi in cui l’obiettivo è arrivare a una propagazione del fico.
Se, invece, opti per una potatura nel corso del periodo estivo – approccio noto nella cultura contadina con il nome di “schiacciatura” – una buona idea è quella di procedere all’asportazione di germogli che hanno rivelato ormai il loro essere superflui. Favorirai così la crescita di ulteriori germogli preziosi per il benessere della pianta.
Concludiamo rammentando l’importanza di fare attenzione, quando si pota il fico, di evitare di lasciare monconi, sui quali possono essere presenti delle gemme. Non limitarti a spuntare: taglia i rami interi, dopo aver scelto con cura quali vale la pena, per il benessere della pianta, eliminare subito. Procedi sempre con strumenti affilati e puliti.